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Non sempre una crisi d'ansia è disfunzionale al percorso di psicoterapia. L'esperienza insegna che la crisi può condurre a cambiamenti, talora radicali, di sé, del proprio modo di vivere, di relazionarsi, di pensare, di lavorare. Questo vale sia per il paziente che per lo psicoterapeuta, ambedue impegnati in una relazione transferale dove la consapevolezza dello psicoterapeuta e il suo sapere, unitamente alle sue conoscenze teoriche e pratiche, accompagnano il paziente alla risoluzione della crisi. Spesso, durante il primo anno di formazione alla Scuola di Psicoterapia a Indirizzo Integrato Acof-Spic gli specializzandi, medici e psicologi, sperimentano "la crisi d'ansia di sapere" che si esprime con stati di incertezza e di preoccupazione su come procedere con i pazienti che si presenteranno per essere da loro curati. Capita che, durante i laboratori, le simulazioni, le discussioni sui casi clinici, ricorra la domanda, da parte dei dottori specializzandi, di un protocollosu "come si fa" con questo o con quel paziente che porta questa o quella patologia. Integrare è invece un processo di cui non si può individuare (e quindi applicare) un protocollo pre-confezionato. Prefazione di Tiziana Bernacchi.